Il Monferrato ha come suo primo elemento di forza nel “Paesaggio”.
Prima ancora di conoscere la cucina, le tradizioni, i prodotti e tanti altri richiami, il Monferrato ha come suo primo elemento di forza nel “Paesaggio”. Forte del riconoscimento Unesco e consapevole di mantenere caratteristiche di forte spontaneità e varietà (peraltro a breve distanza da aree invece altamente urbanizzate), l’area del Distretto si “vende” in primo luogo per come appare.
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Pendii morbidi (che culminano con i 491 metri di Cocconato, considerato “Riviera del Monferrato”) sui quali trovano spazio geometrie stupefacenti, vero paradiso per gli amanti della fotografia in tutte le stagioni. Qui le architetture dell’uomo si confondono e intersecano con quelle della natura: cascinali e borgate con campanili si inseriscono fra vigneti, boschi, prati, seminativi e persino – qua e là – uliveti, nelle zone più vocate. A breve distanza Po e Tanaro delimitano questo spazio arricchendo con gli elementi tipici della pianura fluviale e il “mare a quadretti” della risaia. In questo angolo di Piemonte la biodiversità è imponente e gli spettacoli che la natura offre nella continua evoluzione delle stagioni è impagabile: basti pensare al “foliage” autunnale con le colline che si vestono di tinte continuamente cangianti da regalare uno spettacolo continuo così come non da meno è il momento del risveglio primaverile con le fioriture. Si narra inoltre che l’area del Monferrato, dove sorge il Distretto, sia fra le più castellate al mondo.
Torri, manieri, fortezze, ville padronali dominano con i loro parchi e giardini molti paesi riproponendo il mito di Aleramo, il leggendario condottiero che fondò questa terra nel cuore del Medioevo cavalcando fra rocche e abbazie della zona. Accanto a ciò che di suggestivo ha creato l’uomo si aggiunge una natura assai magnanima ricca di aree naturalistiche di collina e pianura molto interessanti e di mete di visita assai particolari come gli alberi monumentali fra i quali spicca il Bialbero della Felicità a Casorzo, un gelso che sostiene un ciliegio adulto nato spontaneamente proprio su di esso. I roseti e le risaie allagate in primavera, la lavanda. I campi di grano maturo e i girasoli in estate, le nebbioline autunnali che accompagnano la cerca del tartufo e la vendemmia e la neve in inverno che crea la magia dei borghi incantati. In tutte le stagioni il paesaggio del “Cuore del Monferrato” è uno spettacolo imperdibile.